ago 25 2017
Corso di Formazione MSNA – Vulnerabilità e Potenzialità: Esperienze a Confronto
Il Centro Astalli Palermo è lieto di invitarvi al Corso di Formazione MSNA – Vulnerabilità e Potenzialità: Esperienze a Confronto che si terra’ a Palermo il 19 e 20 Ottobre 2017.
L’evento e’ stato promosso dal Centro Astalli Palermo e Trento in collaborazione con il Centro Astalli Catania e l’Istituto di Formazione Politica Pedro Arrupe – Centro Studi Sociali e l’Osservatorio Migrazioni e con il patrocinio delCentro Astalli – Jesuit Refugee Service (JRS) Italia e del Jesuit Social Network.
Ed e’ rivolto a 40 operatori e volontari coinvolti nell’accoglienza dei Minori Stranieri Non Accompagnati. In allegato il programma e il razionale dell’evento.
Per le iscrizioni all’evento (gratuito) compilare, entro il 1 Ottobre, il seguente form: https://goo.gl/forms/Nq5fInkZSE8khki72
Per ulteriori informazioni contattare la segreteria organizzativa (Emanuele Cardella) 3881783574 – astallipa@libero.it
By Gaia Garofalo • News •
ago 16 2017
Arturo Sosa, Generale dei Gesuiti, in visita al Centro Astalli Palermo
Il Padre Generale della Compagnia di Gesù, Arturo Sosa, ha incontrato i rifugiati, i volontari e gli operatori del Centro Astalli Palermo, durante una sua visita a Palermo
In un pomeriggio sereno di scambio e di ascolto, i volontari hanno mostrato a P. Sosa il centro diurno e presentato i progetti che vi si svolgono con i rifugiati: la scuola di italiano, l’ambulatorio, i laboratori artigianali e il dispensario di medicine e vestiti.
Alfonso CInquemani, presidente del Cento Astalli Palermo, sottolinea la soddisfazione di volontari e rifugiati per la visita del Generale nei locali del Centro Astalli che sorgono nel quartiere Ballarò, da sempre simbolo in città di multiculturalismo e incontro tra culture e fedi..
Per tutti è stata una visita inaspettata, il Generale trovandosi a Palermo, ci ha tenuto a visitare in forma privata il Centro Astalli, esprimendo con la sua presenza, ancora una volta, l’attenzione della Compagnia al tema dei rifugiati e della mobilità umana in genere.
By Gaia Garofalo • News •
lug 29 2017
JRS Siria: l’impegno in un paese dilaniato dalla guerra
Il Centro Astalli Palermo risponde all’appello del JRS Siria, condividendo la newsletter di questo mese in cui si raccontano le attività, il lavoro e l’impegno in un Paese distrutto dalla guerra.
Buona lettura
By Gaia Garofalo • News •
giu 2 2017
Seminario: “L’accoglienza dei migranti come vantaggio per la crescita delle comunità: l’esperienza di Welcoming America”
In un momento cruciale per l’Unione europea ed il nostro Paese, passaggio fondamentale circa gli indirizzi sulle politiche di migrazione, l’Istituto Arrupe con il proprio Osservatorio Migrazioni, il Consolato Generale degli Stati Uniti per il Sud Italia, in collaborazione con il Centro Astalli Palermo, organizza un seminario sul tema ”L’accoglienza dei migranti come vantaggio per la crescita delle comunità. L’esperienza di Welcoming America”. Sarà presente all’incontro David Lubell, fondatore e direttore esecutivo di Welcoming America (www.welcomingamerica.org), movimento nato nel 2009 e attivo in oltre 100 città che supporta le organizzazioni non profit e i governi locali nel trasformare le loro comunità in luoghi inclusivi.
Nel 2013 Welcoming America è stato riconosciuto dalla Casa Bianca come “Champion of Change” per aver aiutato gli immigrati a integrarsi nel tessuto economico e sociale americano divenendone risorsa preziosa, e un anno dopo è stato insignito dell’Intercultural Innovation Award dall’ UNAOC (The United Nations Alliance of Civilizations) e BMW Group per aver promosso il dialogo e la comprensione interculturale.
Come imprenditore sociale, David Lubell ispira le persone a costruire una diversa tipologia di comunità che “abbracci” gli immigrati, promuova il rispetto e la cooperazione, favorisca benefici per l’intera collettività.
L’incontro, che si svolgerà il 13 giugno 2017 a partire dalle 9.30 presso la sede dell’Istituto Arrupe, in via Franz Lehar 6 a Palermo, prevede la partecipazione di rappresentanti di diverse ONG, cittadini stranieri residenti a Palermo, operatori ed esperti, e sarà l’occasione per riflettere sulle politiche migratorie e sul tema dell’accoglienza nella nostra città, attraversoworkshop tematici e il dibattito con i rappresentanti istituzionali presenti. La scheda di iscrizione, completa dei dati anagrafici, va inviata all’Istituto Arrupe tramite e-mail(segreteria@istitutoarrupe.it) entro venerdì 9 giugno 2017. La partecipazione al seminario è gratuita. L’evento è stato accreditato dall’Ordine degli assistenti sociali della regione Sicilia con 6 crediti formativi (ID 20568).
Durante l’evento sarà possibile, inoltre, aderire alla campagna “Ero straniero – L’umanità che fa bene” (www.facebook.com/lumanitachefabene/) e firmare per sostenere l’iniziativa di legge popolare proposta da diverse organizzazioni in tutta Italia al fine di superare la legge Bossi-Fini e vincere la sfida dell’immigrazione, puntando su accoglienza, lavoro e inclusione.
Clicca qui per la scheda di iscrizione e la locandina.
mag 22 2017
Presentazione del libro “Cortile Nostalgia” di Giuseppina Torregrossa
«A Palermo c’è una piazzetta abitata dalla magia, dove ogni notte sette fate, una chiù bedda di n’autra, rapiscono i passanti per condurli verso luoghi lontani e poi riportarli a casa, storditi dalla meraviglia, alle prime luci dell’alba. È in questo cortile che vive Mario Mancuso, nel cuore dell’Albergheria, tra le abbanniate dei mercanti di Ballarò e i rintocchi del campanile di Santa Chiara. Orfano, ha conosciuto solo l’affetto di zia Ninetta, che però lo abbandona al primo giro di vento, inseguendo i propri sogni. L’incontro con Melina è la sua occasione per ritrovare in una nuova famiglia il calore che il destino gli ha negato. Per lei, bella e infelice, quel ragazzo rappresenta la libertà da due genitori che l’hanno educata più alle privazioni che all’amore. Lo sposo però deve partire per Roma, dov’è stato assegnato come carabiniere semplice, così le nozze sono celebrate in fretta e furia, e con la stessa voracità vengono consumate. Forse soltanto un figlio può colmare la distanza tra marito e moglie, sempre in bilico tra tenerezza e passione; ed è così che nasce Maruzza. A legarli sarà una sottile nostalgia, la stessa che gli abitanti della piazzetta, di Paesi e colori diversi, curano ogni sera con i piatti cucinati dalla donna che tutti chiamano Mamma Africa e che sembra avere lo stesso dono delle sette fate.Con un romanzo corale e pieno di vita, Giuseppina Torregrossa racconta la necessità innata di essere accolti in un abbraccio: quello di una madre, un marito, un amico, o una città che sappia tenere aperte le porte anche nella notte»
Si terrà giorno 25 maggio alle 17:00, presso il Centro Astalli Palermo, la presentazione del romanzo “Cortile Nostalgia” di Giuseppina Torregrossa, edito da Rizzoli. La presentazione sarà allestita presso il cortile di Palazzo Marchesi, adiacente al centro di accoglienza diurno.
By Gaia Garofalo • Eventi •
set 15 2017
«Ciao Dawda, grazie per i tuoi sorrisi, la tua forza, il tuo esempio». Il ricordo di volontari e operatori
Dawda era un gigante fragile come un bicchiere di cristallo. Un cancro al fegato lo rendeva vulnerabile anche ad uno spiffero d’aria. Dawda teneva sempre gli occhi aperti a metà, in cui si poteva leggere quel dolore mordente che non lo lasciava mai; li chiudeva quando quel dolore diventava intenso ed insopportabile. Se gli chiedevi «Come stai ?», Dawda rispondeva sempre e nonostante tutto «bene» e se diceva «così così» quel giorno non era sicuramente un buon giorno per lui. Malato e lontano da casa e nonostante tutto non si è mai buttato via. Ha combattuto la sua battaglia fino all’ultimo, tra chemio e terapie sperimentali e anche quando i medici hanno allargato le braccia lui non si è arreso, perchè anche con un male bastardo dentro, lui ha continuato a mettersi in gioco ad amare quella vita così aspra, così amara.
Dawda era arrivato dal Gambia, accolto in un piccolo paese delle Madonie. Lì dopo dei controlli fatti in ospedale per frequenti dolori al fianco, gli era stata diagnosticata la patologia.
Un giorno avevano chiamato dalla struttura che lo ospitava, chiedendoci la possibilità di trasferirlo nella nostra struttura per potergli assicurare le cure e la vita dignitosa che loro non erano in grado di garantirgli. Da quel momento è partita la fervida attività dei volontari e operatori per occuparsi di lui e rendergli la sofferenza più lieve. Ma con Dawda era semplice, rideva sempre, diceva sempre grazie, si teneva attivo cercando di partecipare alle attività del centro, provava a non far parlare di lui solo in termini della sua malattina, lui non era quel cancro e se quello aveva attaccato il suo corpo, almeno non avrebbe scalfito la ua personalità, la sua anima, non sarebbe diventato la sua essenza. «Era un ragazzo speciale, si faceva voler bene da tutti», lo ricorda così Giovanni, l’operatore che durante la permanenza al Centro Astalli gli è stato più vicino.
Tra i meandri della medicina, si è fatto guidare da i nostri operatori, con la voglia di voler fare sempre qulcosa per lui, anche quando gli effetti della chemio erano devastanti, quando la bocca sapeva di fiele e il corpo sembrava non rispondere più ai suoi comandi, quando le mani sono diventate dure e callose e i piedi pieni di piaghe tanto da costringerlo a letto.
Quando non c’è stato più nulla da fare, i miedici hanno sospeso le terapie e quegli effetti collaterali, che lo avevano tormentato per mesi, erano scomparsi. Si sentiva più forte, tanto da voler ricominciare la sua vita al nord, grazie all’aiuto di un cugino che gli avrebbe trovato un lavoro. Sapeva che non sarebbe vissuto a lungo, gli era stato spiegato anche grazie all’aiuto di mediatori per essere sicuri che capisse davvero la sua situazione. Ma lui era così, finché non era constretto a letto c’era sempre qualcosa che poteva fare per sé stesso, per gli altri.
La situazione è peggiorata nel gioro di pochi giorni mentre si trovava dal cugino e quando forse ha realizzato che non sarebbe ancora vissuto per molto, ha espresso il desiderio di tornare in Gambia, a casa sua, insieme ai suoi affetti più cari: i genitori, i fratelli, la moglie. Il Centro Astalli lo ha aiutato a realizzare il suo ultimo desiderio. Arrivato a casa sua ci ha mandato questa foto (seduto al centro dell’immagine) e tutti ci siamo sentiti consolati di non saperlo solo ma abbracciato dalla sua famiglia.
Dawda è morto la notte del 13 agosto e il giorno dopo non è stato altro che un rimbalzare di messaggi tra i volontari, operatori e tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. A migliaia di chilometri di distanza si piange la sua morte e vive il suo ricordo.
By Gaia Garofalo • Storie migranti •