ott 21 2015
Gesuiti d’Europa: vie legali, accoglienza e integrazione per i rifugiati.
«Ospitalità e generosità dovrebbero essere al centro della nostra risposta all’incremento di arrivi di migrati in Europa», dichiarano in un documento ufficiale i provinciali dei gesuiti d’Europa.
Sottolineano inoltre l’impotanza del lavoro svolto negli ultimi anni da religiosi e laici legati alla Compagnia di Gesù con le comunità di rifugiati e di migranti. Al tempo stesso si evidenzia l’importanza di un rinnovamento di energie e di prospettive nella costruzione di progetti di solidarietà e ospitalità in favore dei migranti forzati.
I Gesuiti d’Europa profondamente addolorati dalle sofferenze che migliaia di uomini e donne hanno dovuto sopportare nel tentativo di raggiungere la salvezza in Europa in questi ultimi mesi sono profondamente addolorati per le morti nel Mediterraneo e alle frontiere terrestri.
Il documento evidenzia in particoalre tre ambiti per cui si richiede un’azione concreta:
1. L’attuale sistema di protezione dei confini UE non sta funzionando. Questi controlli devono essere sostituiti damodalità sicure e legali per giungere a chiedere protezione in Europa.Misure che includano visti umanitari, procedure di ricollocamento e ricongiungimenti familiari.
2.Abbiamo bisogno di un’Europa più solidale. Le procedure di asilo e le condizioni di accoglienza non dovrebbero essere lasciate ai singoli paesi maggiormente esposti ai flussi migrantori. E’ necessario un sistema di asilo più efficace e più europeo. Ospitalità e buone politiche per l’integrazione sono fondamentali.
3. Siamo sconcertati dal fatto che alcuni politici approfittino della situazione attuale per guadagnare consensi elettorali, fomentando ingiustificate paure piuttosto che assumendo una leadership coraggiosa ed elaborando nuove politiche.
Infine, i superiori provinciali e regionali della Compagnia di Gesù in Europa dichiarano che continueranno a riflettere su come poter lavorare nelle loro province e regioni per affrontare nel miglior modo possibile la sfida delle migrazioni..
La dichiarazione è stata firmata dall’assemblea generale del Consiglio dei Provinciali europei a Roma,
lo scorso 19 Ottobre 2015.
By Gaia Garofalo • News •
ott 20 2015
«La società ha bisogno di te». Domenica la Fiera del Volontariato per i giovani palermitani
La Fiera del Volontariato arriva a Palermo. Domenica 25 ottobre tutte le associazioni che hanno aderito al progetto si ritroveranno nel cortile dell’Oratorio Santa Chiara per mostrare le proprie attività agli studenti palermitani. L’evento rientra all’interno del progetto “Young Citizens”, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed ha come obiettivo quello di stimolare i giovani al volontariato e all’impegno sociale. Anche i volontari del Centro Astalli Palermo saranno presenti con un infopoint per condividere con i ragazzi la loro esperienza di volontariato. Appuntamento alle 12:00 in piazza Santa Chiara 11. Ci saranno attività fino alle 23:00. La Fiera si concluderà con il concerto delle CordePazze.
Scarica qui la locandina dell’evento
By Gaia Garofalo • Eventi •
ott 16 2015
Comunicato stampa. Respingere i migranti è violazione grave del diritto internazionale
Il piano di ricollocazione (relocation) su cui si investono molte risorse interessa di fatto poche migliaia di richiedenti asilo, di alcune specifiche nazionalità (al momento quattro: Siria, Eritrea, Iraq e Repubblica Centrafricana).
“Nell’immigrazione forzata non ci sono due categorie, i meritevoli e i non meritevoli. Ci sono solo persone che hanno bisogno di aiuto. Tutti i migranti devono godere della protezione”, ribadiva solo ieri Ban Ki-moon nel suo discorso in Parlamento.
Per decidere chi è un “vero rifugiato” non basta chiedere a chi sbarca, frettolosamente, da dove viene. In Sicilia si segnalano casi di migranti a cui è stato notificato un provvedimento di respingimento poche ore dopo essere stati soccorsi in mare, senza possibilità di manifestare la loro intenzione di chiedere protezione. Si tratterebbe di violazioni gravi che minano la credibilità del sistema d’asilo.
L’Europa deve consentire a tutti i rifugiati di accedere alla procedura per il riconoscimento della protezione internazionale e di vivere nel territorio dell’Unione in dignità e sicurezza. Nel perseguire questo obiettivo, non sono ammissibili deroghe in merito al rispetto dei diritti umani e della dignità di tutti i migranti.
“Continuano a morire uomini, donne e bambini nel tentativo di giungere in Europa: solo nell’ultima settimana si sono verificati due naufragi nell’Egeo; ieri un ragazzo afghano è stato ucciso alla frontiera della Bulgaria. Sono fatti atroci che gridano giustizia e che impongono all’UE di creare vie legali per garantire l’accesso al diritto d’asilo” commenta P. Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli, che continua: “Respingimenti e rimpatri non sono risposte adeguate alle gravi crisi umanitarie di cu siamo testimoni. Le frontiere europee non devono essere muri e barriere di filo spinato ma corridoi di umanità e ponti di dialogo e di pace.
L’Unione europea ha la precisa responsabilità di proteggere le vittime di conflitti, di accogliere e integrare. Se tali principi fondanti non vengono rispettati l’UE tradisce prima di tutto se stessa”.
Ufficio stampa Centro Astalli
Donatella Parisi
06 69925099 – d.parisi@fondazioneastalli.it
By Gaia Garofalo • Comunicati Stampa •
ott 13 2015
«L’Italia sono anch’io». Approvata dalla Camera la riforma della legge sulla cittadinanza
La Camera ha approvato oggi la riforma della legge sulla cittadinanza che ora deve passare al Senato.
“L’Italia sono anch’io” , campagna nazionale per i diritti di cittadinanza promossa da 22 organizzazioni della società civile tra cui anche il Centro Astalli, considera positivo che si sia finalmente arrivati al voto dell’Aula su una materia che da tempo si doveva migliorare e adeguare alla mutata realtà sociale del Paese.
Anche se la normativa non disegna la riforma che la campagna auspicava e per la quale ha raccolto e depositato in Parlamento nel 2012 oltre 200mila firme, è stato fatto comunque un passo avanti. Due sono le questioni su cui si chiedono modifiche: la prima riguarda l’assenza di una norma che consenta la semplificazione delle procedure relative alla naturalizzazione degli adulti; l’altra questione riguarda la previsione di uno ius soli temperato che condiziona il futuro di bambine e bambini alla situazione economica della famiglia, introducendo, col requisito del permesso Ue per lungo soggiornanti di uno dei genitori, una discriminazione che viola l’articolo 3 della Costituzione. “L’Italia sono anch’io” si augura che, in seconda lettura, la legge venga migliorata superando almeno le criticità più macroscopiche.
In allegato si può leggere il comunicato stampa della campagna.
By Gaia Garofalo • News •
ott 12 2015
Alla luce dei primi ricollocamenti, le perplessità del Centro Astalli
“La politica straordinaria messa in atto nelle ultime settimane dall’UE tocca marginalmente le questioni che ci preoccupano maggiormente riguardo l’accesso alla protezione e all’accoglienza dei rifugiatiche giungono in Italia”. P. Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli, commenta così i più recenti sviluppi in materia di migrazione UE con particolare riferimento ai primi ricollocamenti dall’Italia.
In particolare il Centro Astalli evidenza alcune specifiche criticità:
- Come già espresso precedentemente siamo contrari ad un ricollocamento che riguardi solo poche migliaia di richiedenti asilo provenienti da Eritrea, Siria, Iraq e Repubblica Centrafricana. Sono moltissime le aree di crisi in questo momento nel mondo che costringono ogni giorno alla fuga milioni di persone. Ribadiamo che in base al diritto internazionale tutti hanno diritto a vedersi garantiti l’accesso al diritto d’asilo e agli standard minimi di accoglienza, indipendentemente dal Paese di origine.
Non tenerne conto rischierebbe di creare rifugiati di serie A e rifugiati di serie B.
- Statistiche ufficiali dimostrano ampiamente che le istituzioni nazionali e con esse gli enti di tutela operanti in Italia nel corso degli ultimi anni si fanno carico prevalentemente di richiedenti asilo e rifugiati provenienti dall’Africa subsahariana e dall’Afghanistan, aree di crisi che non rientrano nelle quote di ricollocamento previste dall’UE.
Temiamo, pertanto, che concentrare sforzi e risorse sul ricollocamento secondo le attuali quote e nazionalità si traduca in un aggravio per il sistema ordinario, sia per tempi e accessibilità della procedura, sia per il sistema di accoglienza, che dovrebbe rispondere a un numero di persone pressoché raddoppiato.
“In sintesi il ricollocamento così concepito ci pare un misura tampone in un mare di problemi strutturali. Chiediamo pertanto un’assunzione maggiore di responsabilità da parte dell’UE riguardo alla creazione di canali umanitari sicuri, una redistribuzione equa di coloro che chiedono asilo in Europa e il definitivo superamento del Regolamento Dublino“, conclude Ripamonti.
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ott 22 2015
Presentato il “Rapporto sull’accoglienza di migranti e rifugiati in Italia”
È stato presentato oggi presso il Ministero dell’Interno il “Rapporto sull’accoglienza di migranti e rifugiati in Italia“, realizzato dal Gruppo di studio promosso dal Sottosegretario all’Interno Domenico Manzione e dal Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno. Il rapporto, che presenta dati aggiornati al 10 ottobre 2015, descrive e valuta le misure messe in campo per far fronte all’importante aumento dei flussi migratori riscontrato nel nostro Paese dal 2014.
Nel suo intervento durante la conferenza, il Capo Dipartimento Mario Morcone ha fatto alcune sottolineature rispetto alle prospettive future, anche alla luce dell’attuazione in Italia dell’Agenda Europea per l’immigrazione. Ha ribadito la necessità e l’urgenza di privilegiare l’accoglienza diffusa e il modello SPRAR rispetto al grandi centri governativi e alle misure emergenziali e, rispetto al delicato tema del cosiddetto “approccio hotspot” proposto dall’Unione Europea, ha richiamato al pieno rispetto del diritto d’asilo così come previsto anche dalla nostra Costituzione. L’implementazione del piano di ricollocazione non si deve in alcun modo tradurre in un arretramento sul piano dei diritti: il sistema di asilo deve prevedere per ciascun migrante piene garanzie procedurali e trasparenza. Un’ultima considerazione del Capo Dipartimento riguarda il Regolamento di Dublino, “ormai superato dalla storia”, come dimostra la tragedia che si sta consumando nei Balcani. Il Centro Astalli rileva con soddisfazione l’attenzione del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione rivolta ai diritti delle persone che arrivano e condivide la preoccupazione per il possibile impatto di alcune misure dell’Agenda Europea, anche a livello di comunicazione. Ci auguriamo che lo sforzo richiesto per realizzare le ultime misure europee non comprometta l’importante lavoro avviato per dotare l’Italia di un sistema di accoglienza flessibile ed efficiente, che non debba più ricorrere a misure emergenziali e possa sostenere i rifugiati nel loro percorso di integrazione.
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