giu 15 2016
IV Workshop sulla mediazione comunitaria
Prosegue il percorso di formazione sulla mediazione comunitaria basato su “esperienza-riflessione-az
Tema del quarto workshop, in programma il 21 giugno 2016 dalle ore 10.00 alle ore 13.30 presso il Centro Santa Chiara di Palermo, è l’etica della mediazione e sarà tenuto da Guido Bertagna SJ, gesuita e esperto nell’ambito della giustizia riparativa.
Non mancate!
By Gaia Garofalo • News •
giu 10 2016
Musica e solidarietà: concerto in favore del Centro Astalli
Si svolgerà mercoledì 15 giugno alle 21:00, presso la chiesa di Casa Professa, il concerto di musica classica in favore del Centro Astalli Palermo. Si esibirà il coro polifonico “Concentus Amicitiae” diretto da Livio Girgenti, insieme al soprano Elide Scarlata e il pianista Alberto Giunta.
Scarica qui il programma del concerto
Vi aspettiamo!
By Gaia Garofalo • Eventi •
giu 5 2016
«In tutti i sensi» uno spettacolo a sostegno dei rifugiati
In occasione della Giornata Mondial del Rifugiato, l’8 giugno il Centro Astalli Palermo vi invita allo spettacolo di beneficenza «In tutti i sensi», a sostegno del progetto di vita dei rifugiati. Appuntamento alle 20:45 nella splendida location del Cinema Rouge et Noir, in Piazza Verdi 8. Con la direzione artistica della cantautrice Lucina Lanzara, trascorreremo una serata all’insegna del divertimento e della solidarietà grazie alla partecipazione di artisti professionisti di fama internazionale. Per la serata di beneficenza si esibiranno
Lucina Lanzara
I BJM (Body Music Jam)
La compagnia “Ciclope”
Nancy Lupino e CRIsPeace
Andrea Lizarraga
Ingresso con invito da ritirare presso i locali del Centro Astalli Palermo, in piazza SS. Quaranta Martiri al Casalotto 10-12, oppure contattando il Centro al numero di telefono: 091 9760128
Vi aspettiamo!!!
By Gaia Garofalo • Eventi •
mag 16 2016
Storie Migranti: «Sono nato in Italia ma per l’Italia non esisto»
«Sono nato a Napoli. L’anno scorso sono partito in per l’Italia dalla Tunisia, convinto che questo paese poteva essere casa mia, la casa che mi aveva dato la vita. Al mio arrivo ho avuto un’amara sorpresa. Per lo stato italiano non esito. Mia madre non mi ha mai registrato all’anagrafe e mi ha portato via troppo presto da questo paese per poter reclamare qualsiasi tipo di diritto. Sono andato a Palermo dove avevo trovato un contatto per il lavoro nelle campagne, che però si è rivelato una fregatura. Nessuno si è presentato all’appuntamento e io sono rimasto solo, senza soldi, in una città dove non conoscevo nessuno. Dormivo per strada, non avevo un posto dove andare, non capivo la lingua e avevo sempre la sensazione di essere preso in giro, fregato. La gente mi allontanava, non so se perché ero sporco o straniero. Forse entrambi. Per strada ho conosciuto dei miei paesani. Mi hanno indicato un posto, dentro Ballarò dove ogni tanto provavo a raccattare qualche lavoretto, magari con i fruttivendoli, o nei mercatini “dell’usato” per così dire. Un posto dove si può fare la doccia, dove si può mangiare un pasto caldo la mattina, dove posso imparare italiano, dove mi aiutano a cercare un lavoro, dove mi danno vestiti, dove posso essere visitato da un medico, dove posso chiedere la consulenza di un avvocato. Tutto questo GRATIS!!! Non ci potevo credere, mi sembrava un’altra fregatura….ma le notti al freddo, il bisogno di cibo e di un posto dove far trascorrere le giornate mi serviva. Così sono andato. Mi hanno accolto due volontarie forse tra le prime persone a Palermo che invece di allontanarmi mi invitavano ad avvicinarmi. E parlavano anche in tunisino!! «Salem M., Lebès?» era buffo sentirle parlare la mia lingua, ma mi ha dato subito una sensazione di calore che non provavo da tanto. Ho poi incontrato il mio tutor, la signora Livia, che è diventata il mio punto di riferimento per qualsiasi problema. Ho ricevuto tanto aiuto e tanto conforto. Mi hanno dato la mia tessera, ho chiesto se potevo usare il bagno per mettere un po’ di gel nei capelli e finalmente assumere un aspetto più simile al ragazzo che aveva lasciato la Tunisia qualche mese prima. Sono andato via, ancora incredulo che un posto, come il centro Astalli, potesse esistere.
Sono tornato l’indomani mattina, verso l’ora di chiusura. Non ero riuscito a svegliarmi quella mattina e avevo perso l’occasione di fare un pasto caldo. In quel momento ho visto più miseria umana di quanto un uomo dovrebbe vederne in tutta la sua vita. Un gruppo di eritrei, sbarcati da solo qualche giorno dopo più di un anno di viaggio erano nella sala d’attesa del centro, stremati sui divani, con vestiti di fortuna. C’era un via vai frenetico dall’accoglienza alla cucina per dare da mangiare a quelle persone. Io ero ancora impietrito da tutta quella miseria quando una delle volontarie del giorno prima mi ha riconosciuto, mi ha salutato e mi ha detto: «M. oggi non ti ho visto a colazione». Nel mio italiano stentato ho provato a dirle che non ero riuscito a svegliarmi in tempo. E lei aveva capito. Così ha preso del cibo e ha fatto uno di quei pacchetti pranzo, destinati ai ragazzi eritrei, anche per me. Me lo ha portato e con uno sguardo di intesa me lo ha consegnato.
Erano le due, ben oltre l’orario di chiusura, la sala era in disordine dopo i panini mangiati in quella piccola sala con i divani. Le volontarie erano stremate così ho tolto loro di mano la scopa e ho pulito io la stanza. Era il minimo che potessi fare. Così ancora adesso, quando c’è bisogno, cerco di dare una mano ai volontari. La sera faccio il giro di bar e dei panifici, raccolgo l’invenduto e lo porto al centro perché possano servirlo agli utenti per la colazione. Alcuni dei volontari sono anche diventati miei amici. Ogni tanto andiamo a bere una birra insieme oppure partecipo con loro alle manifestazioni in favore dei migranti.
Purtroppo non sono riuscito a trovare lavoro qui a Palermo e ho dei progetti da realizzare. Presto partirò per il Nord Europa, ma mi dispiace lasciare quella che, per un po’, è stata la mia famiglia. Qui al centro Astalli lascio un pezzo di cuore»
By Gaia Garofalo • Storie migranti •
apr 21 2016
Bando Etica Civile – Scadenza Presentazione Abstract entro il 30 aprile 2016
Ambiente e Beni comuni – Cittadinanza-Partecipazione Politica – Economia – Comunicazione – Educazione –Formazione – Cooperazione Internazionale allo Sviluppo – Dialogo Interreligioso – Immigrazione.
Carissimi,
ecco un’iniziativa di ricerca sui temi dell’Etica Civile, alla quale come Istituto Arrupe vi invitiamo a partecipare e a diffondere tra docenti e ricercatori universitari ma anche tra reti di Terzo Settore (associazioni di promozione sociale, culturale, ambientale e di volontariato, cooperative sociali), Centri Studi privati e Comitati Civici.
Si tratta di un’opportunità, da un lato, di entrare in contatto con una rete nazionale di ricercatori ed operatori del terzo settore e, dall’altro, di far conoscere le proprie ricerche e buone pratiche sperimentate a livello locale in un contesto più ampio.
Gli interessati dovranno far pervenire esclusivamente alla segreteria organizzativa ( eticacivile@fondazionelanza.net ), entro il entro il 30 aprile 2016, l’abstract di un futuro contributo, espressione di una proposta legata al tema dell’etica civile a partire dalla propria esperienza di azione e riflessione. Dopo la selezione dei contributi più interessanti, nell’autunno 2016 si svolgerà a Palermo un seminario regionale presso l’Istituto Arrupe in contemporanea con altri incontri in varie città italiane; ultima tappa è il II Forum nazionale di etica civile in programma il 1 e il 2 aprile 2017 a Milano.
Tutte le indicazioni per partecipare al percorso sono disponibili sul sito: www.fondazionelanza.net/eticacivile, dove è possibile trovare anche i testi di riferimento specifici per ciascuna tematica.
Per ogni eventuale informazione è possibile anche contattare Anna Staropoli, referente a Palermo per l’Istituto Arrupe, cell 3474667141; anna.staropoli@istitutoarrupe.it.
Il progetto è promosso da: Fondazione Lanza, Istituto Arrupe, “Aggiornamenti Sociali”, “Il Regno”, “Incontri”, Associazione Cercasi un fine, Centro Bruno Longo, FOCSIV.
By admin • Bandi e concorsi •
giu 25 2016
Ministero dell’Interno e Confindustria siglano accordo per tirocini formativi a rifugiati
“Le migrazioni internazionali non vanno affrontate né con timori né con barriere, sono un’opportunità sia per chi lascia il proprio paese in cerca di migliori condizioni di vita, sia per i Paesi ospitanti, per lo più avanzati, dove l’invecchiamento demografico alimenta il conflitto d’interessi intergenerazionale, minaccia la sostenibilità dei sistemi di welfare e rallenta il progresso economico”. Lo ha sottolineato il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, che ieri ha siglato con il Ministro Alfano un protocollo d’intesa volto ad avviare iniziative comuni per l’inserimento al lavoro dei rifugiati, partendo da tirocini presso le imprese associate.
Il Centro Astalli da sempre guarda con favore a iniziative in cui il mondo dell’impresa offre spazi di inserimento lavorativi ai rifugiati: una popolazione mediamente giovane, spesso con un alto livello di istruzione e di competenze professionali acquisite nei paesi di origine che qui in Italia è estremamente complicato vedersi riconosciute.
È auspicabile un coinvolgimento attivo dei principali attori pubblici e privati: che a livello locale svolgono attività sportello socio- lavorativo, di orientamento, di bilancio di competenze e di incontro tra da domanda e offerta nel mondo del lavoro.
Il Protocollo d’intesa siglato ieri è un’iniziativa che va nella direzione tracciata dal Presidente della Repubblica durante la sua visita al Centro Astalli in occasione della giornata mondiale del Rifugiato: Mattarella ha infatti affermato che la presenza dei rifugiati, se accompagnata da politiche lungimiranti, è una ricchezza per il nostro Paese che si trova a dover gestire una importante crisi demografica.
By Gaia Garofalo • News •