Il direttore regionale del JRS Europe Jean-Marie Carrière condivide le sue impressioni dopo una recente visita al JRS Ciad. La sua visita ha coinciso con l’apertura di due pozzi nel campo profughi di Koukou dove il JRS gestisce una scuola per rifugiati sudanesi.
«I bambini della scuola battono le mani e cantano sotto la direzione dei loro insegnanti. Arrivano a centinaia e vengono ordinatamente disposti nelle classi. Ragazzi e ragazze, giovani e anziani, oggi è festa, lasciamo la scuola per andare nei campi.
Le autorità si sono confortevolmente sedute nelle poltrone che sono la chiara indicazione della loro posizione sociale. Li salutiamo e ci godiamo l’ombra mentre già – sono le 9 del mattino – il sole è caldo. Le ragazze servono bevande e noccioline tostate.
Oggi i genitori ottengono la consegna delle chiavi. Due pozzi profondi due metri, ognuno con una pompa per immagazzinare l’acqua in due grandi cisterne, sono stati costruiti dalle ONG locali, con l’aiuto della Commissione Ciadiana per i rifugiati, in modo tale che la scuola possa far crescere ortaggi in un terreno di un ettaro. Le chiavi sono adesso affidate ai genitori degli studenti.
Questo offrirà un reddito addizionale alla scuola e per la sua gestione. Per il JRS, questa è un’attività generatrice di reddito che è complementare all’impegno principale della scuola di educare e scolarizzare. Attraverso tutto questo, il JRS può dare un aiuto nella socializzazione di 20.000 rifugiati sudanesi a Koukou, nel nord-est del Ciad, dove è presente da più di un decennio.
In entrambi i siti di Jabal e Koukou, il lavoro del JRS nel servizio scolastico è impressionante; ad esempio, a Koukou ci sono più di 8500 studenti, 190 insegnanti e amministratori e 120 classi. Tutto questo conferisce un fattore di dignità, come evidenziato anche dalle divise degli studenti a Jabal, che li rendono molto orgogliosi, come in un college inglese!
Si tratta di un reale impegno per il futuro, provare a dare sicurezza, in condizioni difficili, rispondendo sia alle esigenze materiali che a quelle finanziarie, un futuro per i bambini nei campi profughi. Questo crea una dinamica di responsabilità. Durante la visita dei tre direttori regionali del JRS Africa Occidentale, Europa e Africa Nord e Mediorientale a Koukou, siamo stati invitati da un gruppo di trenta persone che hanno avviato l’iniziativa di imparare e migliorare il loro inglese e hanno trovato degli insegnanti disposti ad aiutarli. Il loro sogno: andare a studiare all’università – così come anche suggerito dal programma JC:HEM ((Jesuit Commons: Higher Education at the Margins) a Goz Beida.
In Europa ci confrontiamo con “l’integrazione” dei rifugiati che raggiungono i nostri paesi. Per noi si tratta di una prospettiva a lungo termine. In Africa, la questione sta gradualmente diventando una questione di sviluppo, come abbiamo visto nell’Est Ciad. Il JRS può reciprocamente imparare a fronteggiare queste nuove sfide, attraverso l’accompagnamento dei rifugiati»
testo originale in inglese
feb 25 2016
Aprendo un futuro con la scuola: il JRS in Ciad
Il direttore regionale del JRS Europe Jean-Marie Carrière condivide le sue impressioni dopo una recente visita al JRS Ciad. La sua visita ha coinciso con l’apertura di due pozzi nel campo profughi di Koukou dove il JRS gestisce una scuola per rifugiati sudanesi.
«I bambini della scuola battono le mani e cantano sotto la direzione dei loro insegnanti. Arrivano a centinaia e vengono ordinatamente disposti nelle classi. Ragazzi e ragazze, giovani e anziani, oggi è festa, lasciamo la scuola per andare nei campi.
Le autorità si sono confortevolmente sedute nelle poltrone che sono la chiara indicazione della loro posizione sociale. Li salutiamo e ci godiamo l’ombra mentre già – sono le 9 del mattino – il sole è caldo. Le ragazze servono bevande e noccioline tostate.
Oggi i genitori ottengono la consegna delle chiavi. Due pozzi profondi due metri, ognuno con una pompa per immagazzinare l’acqua in due grandi cisterne, sono stati costruiti dalle ONG locali, con l’aiuto della Commissione Ciadiana per i rifugiati, in modo tale che la scuola possa far crescere ortaggi in un terreno di un ettaro. Le chiavi sono adesso affidate ai genitori degli studenti.
Questo offrirà un reddito addizionale alla scuola e per la sua gestione. Per il JRS, questa è un’attività generatrice di reddito che è complementare all’impegno principale della scuola di educare e scolarizzare. Attraverso tutto questo, il JRS può dare un aiuto nella socializzazione di 20.000 rifugiati sudanesi a Koukou, nel nord-est del Ciad, dove è presente da più di un decennio.
In entrambi i siti di Jabal e Koukou, il lavoro del JRS nel servizio scolastico è impressionante; ad esempio, a Koukou ci sono più di 8500 studenti, 190 insegnanti e amministratori e 120 classi. Tutto questo conferisce un fattore di dignità, come evidenziato anche dalle divise degli studenti a Jabal, che li rendono molto orgogliosi, come in un college inglese!
Si tratta di un reale impegno per il futuro, provare a dare sicurezza, in condizioni difficili, rispondendo sia alle esigenze materiali che a quelle finanziarie, un futuro per i bambini nei campi profughi. Questo crea una dinamica di responsabilità. Durante la visita dei tre direttori regionali del JRS Africa Occidentale, Europa e Africa Nord e Mediorientale a Koukou, siamo stati invitati da un gruppo di trenta persone che hanno avviato l’iniziativa di imparare e migliorare il loro inglese e hanno trovato degli insegnanti disposti ad aiutarli. Il loro sogno: andare a studiare all’università – così come anche suggerito dal programma JC:HEM ((Jesuit Commons: Higher Education at the Margins) a Goz Beida.
In Europa ci confrontiamo con “l’integrazione” dei rifugiati che raggiungono i nostri paesi. Per noi si tratta di una prospettiva a lungo termine. In Africa, la questione sta gradualmente diventando una questione di sviluppo, come abbiamo visto nell’Est Ciad. Il JRS può reciprocamente imparare a fronteggiare queste nuove sfide, attraverso l’accompagnamento dei rifugiati»
testo originale in inglese