Carissimi soci … volontari … e amici dell’Associazione Centro Astalli Palermo
In questo tempo, che inevitabilmente ci porta ad una riflessione complessiva sulla nostra “normalità” e il vivere quotidiano, volevamo insieme a voi condividere questo momento che risuona di ringraziamenti reciproci. Sì perché ognuno ha fatto la sua parte con grande generosità, responsabilità e coerenza rispetto ai principi di solidarietà e sostenibilità, ma soprattutto dando seguito al mandato, che il padre Pedro Arrupe nel 1981 profeticamente assegnò alla Compagnia di Gesù e oggi, come nel passato, è fonte ispiratrice primaria delle nostre attività nell’accompagnare, servire e difendere rifugiati, richiedenti asilo, migranti e le loro famiglie.
Molte cose possiamo imparare da questa pandemia, tanto inaspettata quanto drammatica, soprattutto nell’ambito delle relazioni sociali che intessono la nostra vita.
Il traguardo raggiunto con la campagna “La Solidarietà va spesa” e la raccolta fondi per generi alimentari destinati alle famiglie colpite dallo stop delle attività lavorative a causa del Coronavirus è andato oltre ogni aspettativa: la spesa è stata consegnata ad oggi alle prime 120 famiglie e ad altre 120 nei prossimi giorni e così a seguire fin quando sarà necessario, almeno così ci prefiggiamo. Il senso intrinseco di questa raccolta, infatti, è stato e continuerà ad essere sentirci ognuno parte di una collettività, di una comunità allargata, perché si realizzi davvero quel cambiamento tanto auspicato nei nostri comportamenti a favore di noi stessi, della nostra salute e del nostro star bene, e quindi, senza esagerare, dell’intero pianeta.
I “ringraziamenti reciproci” vanno a tutti noi e ad ognuno. Andando a ritroso vanno a coloro che hanno SOStenuto l’iniziativa con le donazioni attraverso la piattaforma gofundme.com “AIUTA con una SPESA” o i versamenti sul conto corrente. A seguire all’Associazione ANIRBAS Onlus e a tutti i suoi volontari che con professionalità ed estrema dedizione hanno reso possibile “fare la spesa”, preparare i “pacchi” in funzione delle famiglie (e loro composizione) e “distribuirli” capillarmente. Quindi ringraziamo le famiglie stesse che sono state “reciprocamente solidali” nell’evitare sprechi e con generosità rinunciare a favore “di chi ha più bisogno”. A tutti i nostri volontari del Centro che hanno contattato le famiglie stesse, che conoscono i volti di queste persone e le loro storie di migrazione forzata o economica, il loro vissuto quotidiano di difficoltà ma anche di resilienza, grazie proprio al lavoro che nei diversi servizi offriamo ogni giorno e che, seppur temporaneamente sospesi, ci auguriamo di riaprire non appena sarà possibile magari con ancor maggior entusiasmo, motivazione e con vecchi e nuovi volontari, speriamo sempre più numerosi. A tutta la rete del territorio a Ballarò, dalle realtà associative a quelle istituzionali, con cui abbiamo co-operato con il proposito e ogni sforzo possibile di dare attenzione a tutti e non dimenticare qualcuno: raccogliere tutte le informazioni necessarie per inserire le famiglie nelle liste del Comune perché la nostra iniziativa potesse in futuro avere una concreta sostenibilità; oppure avviare azioni congiunte da chi fa la spesa a chi paga la bolletta, ecc. Infine, anche ai media e alla rete dei social che hanno permesso la diffusione dell’iniziativa e che quindi questa si potesse concretizzare. Alla Compagnia di Gesù che ci ospita e ci sostiene in un cammino per la costruzione del Regno di cui proviamo a fatica ad essere parte.
Avremmo potuto per brevità ringraziare tutti i “santi ed eroi della porta accanto” nel servizio, ma ci siamo soffermati su ognuno perché risuona nei nostri cuori un messaggio positivo. Indipendentemente da dove tutto questo trova ispirazione, in Cristo per molti di noi ma anche e soprattutto nella giustizia sociale, è il dovere e l’attenzione gratuita “all’altro rispetto a noi” che prevale sullo sconforto, sulle distanze, ma soprattutto ci proietta ad un futuro, ci auguriamo sempre più prossimo, in cui tutta questa energia, forza e solidarietà non si esaurisca ma anzi si mantenga viva per proseguire insieme … c’è davvero tanto da fare e serve chi su questo investa intelligenza e competenza, così come coraggio e speranza.
Da parte di tutti noi … Buona Pasqua!
apr 13 2020
Pasqua 2020
Carissimi soci … volontari … e amici dell’Associazione Centro Astalli Palermo
In questo tempo, che inevitabilmente ci porta ad una riflessione complessiva sulla nostra “normalità” e il vivere quotidiano, volevamo insieme a voi condividere questo momento che risuona di ringraziamenti reciproci. Sì perché ognuno ha fatto la sua parte con grande generosità, responsabilità e coerenza rispetto ai principi di solidarietà e sostenibilità, ma soprattutto dando seguito al mandato, che il padre Pedro Arrupe nel 1981 profeticamente assegnò alla Compagnia di Gesù e oggi, come nel passato, è fonte ispiratrice primaria delle nostre attività nell’accompagnare, servire e difendere rifugiati, richiedenti asilo, migranti e le loro famiglie.
Molte cose possiamo imparare da questa pandemia, tanto inaspettata quanto drammatica, soprattutto nell’ambito delle relazioni sociali che intessono la nostra vita.
Il traguardo raggiunto con la campagna “La Solidarietà va spesa” e la raccolta fondi per generi alimentari destinati alle famiglie colpite dallo stop delle attività lavorative a causa del Coronavirus è andato oltre ogni aspettativa: la spesa è stata consegnata ad oggi alle prime 120 famiglie e ad altre 120 nei prossimi giorni e così a seguire fin quando sarà necessario, almeno così ci prefiggiamo. Il senso intrinseco di questa raccolta, infatti, è stato e continuerà ad essere sentirci ognuno parte di una collettività, di una comunità allargata, perché si realizzi davvero quel cambiamento tanto auspicato nei nostri comportamenti a favore di noi stessi, della nostra salute e del nostro star bene, e quindi, senza esagerare, dell’intero pianeta.
I “ringraziamenti reciproci” vanno a tutti noi e ad ognuno. Andando a ritroso vanno a coloro che hanno SOStenuto l’iniziativa con le donazioni attraverso la piattaforma gofundme.com “AIUTA con una SPESA” o i versamenti sul conto corrente. A seguire all’Associazione ANIRBAS Onlus e a tutti i suoi volontari che con professionalità ed estrema dedizione hanno reso possibile “fare la spesa”, preparare i “pacchi” in funzione delle famiglie (e loro composizione) e “distribuirli” capillarmente. Quindi ringraziamo le famiglie stesse che sono state “reciprocamente solidali” nell’evitare sprechi e con generosità rinunciare a favore “di chi ha più bisogno”. A tutti i nostri volontari del Centro che hanno contattato le famiglie stesse, che conoscono i volti di queste persone e le loro storie di migrazione forzata o economica, il loro vissuto quotidiano di difficoltà ma anche di resilienza, grazie proprio al lavoro che nei diversi servizi offriamo ogni giorno e che, seppur temporaneamente sospesi, ci auguriamo di riaprire non appena sarà possibile magari con ancor maggior entusiasmo, motivazione e con vecchi e nuovi volontari, speriamo sempre più numerosi. A tutta la rete del territorio a Ballarò, dalle realtà associative a quelle istituzionali, con cui abbiamo co-operato con il proposito e ogni sforzo possibile di dare attenzione a tutti e non dimenticare qualcuno: raccogliere tutte le informazioni necessarie per inserire le famiglie nelle liste del Comune perché la nostra iniziativa potesse in futuro avere una concreta sostenibilità; oppure avviare azioni congiunte da chi fa la spesa a chi paga la bolletta, ecc. Infine, anche ai media e alla rete dei social che hanno permesso la diffusione dell’iniziativa e che quindi questa si potesse concretizzare. Alla Compagnia di Gesù che ci ospita e ci sostiene in un cammino per la costruzione del Regno di cui proviamo a fatica ad essere parte.
Avremmo potuto per brevità ringraziare tutti i “santi ed eroi della porta accanto” nel servizio, ma ci siamo soffermati su ognuno perché risuona nei nostri cuori un messaggio positivo. Indipendentemente da dove tutto questo trova ispirazione, in Cristo per molti di noi ma anche e soprattutto nella giustizia sociale, è il dovere e l’attenzione gratuita “all’altro rispetto a noi” che prevale sullo sconforto, sulle distanze, ma soprattutto ci proietta ad un futuro, ci auguriamo sempre più prossimo, in cui tutta questa energia, forza e solidarietà non si esaurisca ma anzi si mantenga viva per proseguire insieme … c’è davvero tanto da fare e serve chi su questo investa intelligenza e competenza, così come coraggio e speranza.
Da parte di tutti noi … Buona Pasqua!